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ARNALDO CHIERICHETTI

 

 

Nato nel 1887 a Milano, Arnaldo Chierichetti cominciò a lavorare giovanissimo, come all'epoca accadeva in modo non infrequente nelle famiglie. Figlio di un artigiano battiloro, decise di non seguire le orme paterne, manifestando sin da piccolo una autentica passione per la fisica e per quell'universo magico rappresentato dalle strumentazioni ottiche. Già dall'età di nove anni il piccolo Arnaldo risulta infatti impiegato presso la ditta ottica dei fratelli Brenta, sita in corso Vittorio Emanuele. In questi anni si appassiona all'ottica oftalmica e frequenta la Crociera di Santa Lucia, il reparto di oculistica della Ca' Granda, con i dottori Baslini, Capini e con la dottoressa Ancona. Dopo dieci anni di servizio, nel 1907 si licenzia per passare alla ditta Murer e Duroni di Piazza San Carlo, la più prestigiosa realtà milanese nel settore, specializzata anche in fotografia. Dopo aver acquisito le più raffinate conoscenze in campo ottico, fisico, chimico e fotografico, Arnaldo, con il pieno sostegno del suo titolare Teodoro Murer, decide di aprire nel 1914 l'Ottica Chierichetti con sede in corso di Porta Romana 76.

Appassionato sportivo e partecipe della vita sociale cittadina, sin dall'inizio del secolo è socio della Canottieri Milano e della Società Escursionisti Milanesi, con le quali si rende protagonista di imprese memorabili, tra le quali occorre ricordare il celebre raid Milano-Zara in Jole a quattro con timoniere. Già dalla prima giovinezza affianca al lavoro la passione per la fotografia, passione che non lo abbandonerà per tutta la vita. La documentazione che ci ha lasciato infatti – e che oggi è raccolta nell'archivio fotografico Arnaldo Chierichetti – è unica nel suo genere. Oltre 1800 fototipi – scattati dagli anni '10 fino al secondo dopoguerra – nei quali ha immortalato scrupolosamente la vita milanese attraverso un'attenta analisi dei cambiamenti sociali e delle evoluzioni urbanistiche. Un vero e proprio tesoro documentaristico, fondamentale supporto per chiunque voglia ricostruire la storia sociale e gli usi dell'epoca.

Nell'immediato dopoguerra, per combattere l'abusivismo e dare una forma organizzativa al crescente numero di aziende ottiche, fondò e fu primo presidente dell'Acofis, l'associazione degli ottici milanesi.

Ha incarnato un modello di imprenditorialità che è stato studiato e raccontato in un libro pubblicato da Mondadori nel 2004, intitolato Una storia milanese tra famiglia e impresa. 

Anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1975, l'Ottica Chierichetti ha continuato a vivere grazie all'abnegazione e alla capacità imprenditoriale della figlia Elda, che ha ereditato dal padre, insieme alla dedizione al lavoro e al rispetto per l'etica, anche la passione e l'amore per la sua città.

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